MEA PULCHRA
<< dialetto >>

 

Satire


N. Di Falco

DON SERVILIO

La signora dal ventre fecondato
non vada a zonzo
ma se ne stia bel bello
in tiepido salotto vellutato.

La madre di Servilio, al contrario,
girando un giorno per il vicinato
vide appesi fuori ad un macello
un paio di testicoli d'agnello
e l'acquolina le umettò il palato.

Ma siccome il buon cibo le fu tolto
da un altro più sollecito ghiottone
alzò le mani e si percosse il volto.
Per questa logica e scientifica ragione,
don Servilio dall'utero disciolto
nacque con quella faccia di coglione.

 

L ' AVARIZIA ( "......fec' il mal sonno" Dante Inf. XXXIII.)

1)
Storia che non è nota a tutti quanti.
Schiacciava un sonnellin, era d'estate,
"l'avaro" , e sognò d'aver donato
cinque lirette all'anime purganti.

A un tratto sbigottito si svegliò,
balbettando tra un rutto e un'altro rutto:
e quanto mai un sonno così brutto?
cinque lire?... Mai più non dormirò.

2)
La tasca dell'avaro
rassomiglia moltissimo all'inferno:
se dentro vi precipita il denaro,
giurateci, ci resta in sempiterno.
Odia l'avaro, e non se ne vergogna,
l'elemosina, pure se la sogna!

3)
Spinto allo stato agonico
da inesorabil male,
geme con voce tremula
l'avaro "tal dei tali":
"O parrocchiani, a rendermi
meno amara la morte,
di grazia seppellitemi
dentro una cassaforte"

 


PROFILO SATIRICO

Fulvio! con quella faccia di tarpano,
Fulvio va piano, va sano e va lontano.

Fulvio sposò la figlia di un ferraio
taciturna e sbiadita. Ma che paio!

La dicevano ricca anzicchè no,
e attratto dal foraggio, Fulvio.....andò.

Fulvio e la sampietrese Sangiovanni:
una mummia tarmata e un barbagianni.

Quanto a cultura, occorre ch'io lo dica?
è un maestro elementar di marca antica.

Letterato becchin, Fulvio s'avanza,
ferma bare seguìte, e d'importanza.

Sfila di tasca un foglio protocollo,
e...convien ascoltarlo "obtorto collo".

Dunque è preciso quel che disse un tale,
che fulvio è un funeral nel funerale!

Fulvio, che gioia! Ma nessun lo sa,
perchè non l'hanno fatto Podestà!

La faccenda fu alquanto complicata!
Appena la proposta fu lanciata,

sol perchè figlio a donna Giuseppina,
Guardia d'onor, proclive alla rapina

di uova fresche....d'ortaggi e d'altri frutti,
come un sol uom si levaron tutti

a protestare i fruttaiuol d'Isernia ,
con a capo Spallon, fornito d'ernia.

Entrò nel branco pure quel Messere
di Mucci, il suo rivale di mestiere,

gridando "Il Podetà dei miei corbelli!
che nella scuola di Fontecurelli,

si divertiva, è da romanzo giallo,
a pizzicar le alunne, come un gallo!

Ed io che feci allora? Ve l'ho messo
senza tanta pietà sotto processo!

Poi verso fulvio che passava, Mucci
il gesto ripetè di Vanni Fucci.

Un belato di pecora lunare
manda fulvio...e continua a camminare.

Senza volgere gli occhi a quel villano,
Fulvio va pian, va sano e va lontano!


INCHIESTA " LA MONACA " (Contro il Cav. ....... presso la sede del Fascio Femminile di Castropignano- Maggio XV )

E' vero che l'han fatto cavaliere
questo scremato e pallido castrino,
perchè "col gesto di un antico alfiere"
o di un "Rinaldo in campo, il paladino"
sostenne con onore e fedeltà
in alto il gagliardetto?... E chi non sa?

Solo possiamo dirti, o santa monaca
(col massimo rispetto per la tonaca)
che è un cavalier che non cavalcò mai,
è un cavalier che mai cavalcherà:
cavaliere impolluto ed innocente,
per uso esterno : un cavalier servente!

E per darti una prova, se la vuoi,
che...obbligatoria è la sua castità,
a braccia aperte gli gridiamo : A noi !
e il Cavalier...... che pesci piglierà?......
Giuro che lo vedrai tarmato e giallo,
perchè un cappone non diventa gallo.

Un membro così sterile e poltrone,
chi l'ha introdotto in Federazione?
Che bel criterio preferirlo a tanti
membri arditi, dinamici, guizzanti !
E allora la politica del Duce,
che raccomanda la nuzialità,
ai casti ed ai castrati si riduce?...

La morale ne scende un pò severa:
a sostener l'onor della bandiera,
La storia dice che un Narsete basta.
Ma sostenga il castrin quello dell'asta,
e il Fascio Femminile applaudirà.

Zitte ragazze, chè mi freno a stento :
ve lo mando badessa in un convento,
o, per non dargli un così duro esilio,
vada a far la perpetua a Don Servilio.

 


AUGURI DI BUON ANNO (1939)

1-Pastorale (Erminia e Federico)

Lallerollero-lallerollero.
Tornano a noi dall'Abruzzo Aquilano
Don Federico ed Erminia Carano.
Per non vedere che, come si dice,
è una famiglia tranquilla e felice
esser bisogna più ciechi d'Omero.
Lallerollero-lallerollero.

Restate con noi chè di buona mattina
Rodolfo, Stefano e Donna Sabina
vi porteranno nel letto il caffè.
Lallerollero-lallerollè.

Avete avuto una bella bambina,
lallerollero che gioia divina,
Ma poichè vedo scongiure di corni
vi auguro cento di questi bei giorni
oggi, Natal, Capodanno e l'intero....
lallerollero-lallerollero.


2- Ennio Di Rienzo

Con quel pò di naso
non forse sei tu diletto nipote
di Ras Nasibù ?
E di capostazion sotto il colbac
cresca da superare l'umoristico
naso di Ciranò Di Bergerac.


3-Armando Carano

Ti vedrem cavalier ritardatario,
nel trentanove, questa è cosa certa.
E smentirai la dispettosa massima:
"Uomo e cavallo sepoltura aperta"


4-Renzo Carano

Renzo Carano , al solito,
fa bene le cose sue,
e acchiapperà la laurea
certo al quarantadue.


5-Virgilio Carano

Questo è l'augurio che più lo commuove:
un Peppuccio, un Peppuccio a Don Virgilio
nel millenovecentotrentanove,
e lo vedremo andare in visibilio,
rinnoverà nel bimbo-e non invano-
due Giuseppe : il Di rienzo ed il Carano.

6-Capo Stazione

Complicato il destin delle persone,
con rime e prosa ci diletta e allieta.
Non è un Capostazion che fa il poeta
ma un Poeta che fa il capostazione.


7-Mario Putaturo

Mario ha presa la laurea.
Non aggiungiam parola
e ognuno si congratuli
col suo papà Nicola.
Ma un fatto è curiosissimo:
che Mario zitto zitto
storcendo per le sbornie
si laureò in diritto.


8-(Telegramma a Mario Putaturo il giorno 11 dic.1938)

Roma- Avvocato Mario Putaturo.
Quì c'è molto lavoro e alquanto duro.
Ritorna, amico, e non mancare bada:
dobbiamo cilindrar tutta la strada.

 

9-Venturino e Anita

"Una goccia o nuvoletta",
sitibonda "un fior" gridò.
"Or non posso ho troppa fretta"
gli rispose e via passò.
Donna Anita e Venturino
non han fretta, rstan qui
e a chi chiede birra e vino
non rispondon mai così.


10-Carlo Di Rienzo

Conosciuta è la sua, per ogni dove,
indole spendereccia sempiterna.
Sentite : vincerà nel trentanove
seicentomolalire di quaterna:
ma al quaranta sarà uno squattrinato.
Vecchio barbogio sempre innamorato.


11-Rodolfo Carano

Caran Rodolfo se non s'ammoglia,
e non ne ha voglia, così ragiona :
la donna è mobile qual piuma al vento
e muta vita se muta accento:
difatti, giovane è calamita,
se si marita calamità.


12-Umberto Putaturo

Nel trentanove che farà Umberto?
vattelappesca! Questo solo è certo:
raccoglierà denari tati tanti
tra il pietrisco e il terriccio dietro i Santi.


13-Dott. Biasella

Un saluto diabolico a don Peppe
Papesatan, Papesatan aleppe.

14-Vittorino Milanese.

Auguri Vittorino Milanese
i quattrini per te son bene spesi.
Auguri Milanese Vittorino:
diventerai giurista sopraffino,
coi tratti signorili ed eleganti
ben voluto sarai da tutti quanti.


15-Virgilio Carano a Carlo Di Rienzo

Carlo Di Rienzo che non si commuove
perchè sterile peggio di una steppa
alza per aria la canuta zeppa,
batte il calcagno e dice: "pur si muove".
Vecchio seccante più di una cicala,
che si muove! La goccia che ti cala!


16-Medico Putaturo

Dopo tant'anni di professione
il vecchio Medico vive in pensione.
Ragion per cui
beato lui!


17-Nicola Fiocca

Che ti annunzi il nuov'anno in fausta nota
Giordano Fiocca Capitan Pilota,
bruno approvato, Furio Sacerdote
ed una varda al vitellon idiota.
Bruno, Furio, Giordano, terna coi fiocchi:
Dio te l'ha data e guai a chi la tocca.


18-Vincenzo Fraracci

Fraracci capitan par che non erra
se rispetta l'igien? dell'aviazione:
s'acchiappa la mensile provvigione
e dice: "Loda il Ciel, tienti alla terra".


19-Don Ercole

Auguri a don Ercole che, buono com'è,
indora le pillole per gli altri e per sè.
E se ascoltar vorrà i consigli miei
giochi quindici venti e trentasei.
Io conosco dei terni i conti e l'arte,
tu vincerai don Ercole. Alla parte!
Sempre precisi e brevi
sono i consigli miei
quattro giocar tu devi,
sette e quarantasei


20-Al Podestà

Pacioccon d'ottimo conio
ecco Pio Paolantonio.
Espressione di bontà,
tanti auguri al Podesta.

 

Altre satire


SIGNOR ARCIPRETE (manoscritto)

Giovinastro ignaro e vano,
della sorte al favorir
dall'orgoglio, dal presumere
ti potei tu garantir!

Ma il natìo tratto villano
den potevi ingentilir,
che selvaggia pianta assumere
va in giardino il bel fiorir.

Ammonir non sai che in voci
d'insolente minacciar:
come a quei che in cul avessero
spinto a forza quell'affar.

Contumelie, ingiurie atroci,
della pace sull'Altar,
In spumosa rossa collera
ci vien sempre ad indrizzar.

Pur veggiam che intollerante
si fa più il tuo falso zel
onde all'uom geloso ascondano
le donzelle ogni lor bel.

E tu fai d'esse il galante.......
anzi è noto a questo e a quel
ch'una certa giovin vedova
guardi e attasti dove ha il pel.

 

ASSEMBLEA STRAORDINARIA (manoscritto)

Dal Tagliamento 1° Gennaio 1907

I lupi e le volpi di Castel dell'Ovo e Incotte, riuniti in solenne comizio al Tagliamento, nella notte di S. Silvestro, sotto la presidenza del sig. Mangiatrippa, venerato lupo della contrada, protestano vivamente contro i ripetuti attentati alla loro vita col più vile dei veleni (stricnina), che essi, sdegnosamente hanno rifiutato e rifiuteranno sempre, e sfidano codesta feroce per quanto vigliacca masnada, ignara affatto di cinegetica, di accedere alla loro incontaminata dimora con armi cavalleresche (Wetterly-baionetta) e cavarellescamente procedere all'assalto. Lasciate i tromboni e le doppiette, han fatto il tempo loro.
Sono lieti intanto di augurare a tutti, in occasione del capodanno, una vita felice e "sicura" come quella dei sottoscritti.

I lupi e le volpi di Castel dell'Ovo e Incotte.

P.S.
Tutte le volpi pregano il Sig. "Patre" di rassegnarsi per ora e forse per sempre di gustare un'altra volta le loro appetitose carni, in qualsiasi modo cucinate, per le ragioni esposte sopra. Con questo augurio lo consigliamo a non venire più al Tagliamento, in caso contrario giurano la distruzione del suo pollaio.

Devotissime amiche.
Le Volpi di Castel dell'Ovo.